Victory
H.M.S. Victory, vascello Inglese 1805. IN dettaglio l'alberatura, la polena e
lo specchio di poppa del vascello.
La Victory più celebre tra le cinque navi da guerra britanniche che portarono
questo nome è senza dubbio quella che Nelson usò come nave ammiraglia nella
battaglia di Trafalgar.
La Victory venne impostata in uno dei cantieri inglesi di Chatham nel 1759, e il
suo allestimento fu lungo e difficoltoso, concludendosi, infatti, solo nel 1765.
La nave, che venne poi definita 'l'abbazia di Westmister della Marina' inglese,
era un vascello di prima classe a tre ponti della lunghezza di circa 69 m., con
la chiglia in travi di olmo a sezione quadrata di 50 cm. di lato e l'ossatura in
quercia inglese. Lo scafo era realizzato con tre strati in quercia del Baltico
dello spessore di 12 cm. Ciascuno. L'armamento era formidabile: 30 cannoni da 42
libbre, 28 cannoni da 24 libbre 2 42 cannoni da 12 libbre. La Victory andò
incontro a numerosi problemi dovuti all'azione corrosiva del mare, per cui la
sua entrata in servizio venne rinviata fino al 1778 e poi, dopo due soli anni di
attività, nuovamente sospesa per un intervento definitivo: questo consistè nella
fasciatura della carena della nave con fogli di rame (quasi 4000, per un peso di
circa 17 t.).
La pagina gloriosa della storia della Victory fu quella della partecipazione
allo scontro di trafalgar (21 ottobre 1805), che fu lo scontro navale decisivo
nell'ambito delle guerre napoleoniche, che gettò all'aria i piani elaborati da
Napoleone I per invadere l'inghilterra. Nelson al comando di 27 navi, sconfisse
la flotta unita francese e spagnola, costituita da 33 navi e comandata dall'ammiraglio
Villenueve, al largo costa sud-occidentale spagnola, aprendo una breccia nello
schieramento francese e catturando 17 navi. Nelson però perse la vita.
Oggi la Victory è conservata come importante cimelio storico nel bacino n.°2 di
Portsmouth e in occasione di ogni ricorrenza annuale della battaglia di
Trafalgar le sue bandiere di segnalazione inviano ancora il celebre messaggio di
Nelson: 'L'Inghilterra si aspetta che ogni uomo faccia il suo dovere'.